« LA CRESCITA CONTINUA »
Conclusi gli OPEN DAY di Luglio che hanno visto arrivare al Libero Ferrario più di quattrocento ragazzi , la fase organizzativa per la nuova stagione 2019/2020 entra ora nella parte che riguarda la segreteria con i tesseramenti e le comunicazioni alle famiglie.
Tra le notizie ufficiali di questo Luglio preparatorio, c’è stata la conferma di Giovanni Di Bello quale Direttore Sportivo dell’attività Agonistica Giovanile.
Giovanni Di Bello è un Dirigente molto noto e apprezzato nella Delegazione Provinciale di Legnano, infatti è stato uno degli artefici dei successi (sportivi e non) di molte squadre giovanili della zona.
Il diesse granata, oltre ad una forte esperienza dietro la scrivania, può vantare una immensa esperienza anche sul campo, dove ha allenato per diversi anni compagini famose, anche squadre regionali, di questa Delegazione, ed è stato uno dei primi, all’epoca, ad avere anche il patentino UEFA B (che permette di allenare tutte le categorie dilettantistiche).
L’ intervista
Giovanni ci ha affermato all’inizio di questa breve intervista il suo grande entusiasmo:
« Visto l’ottima crescita avvenuta nella stagione appena conclusa continuerò nel mettere a disposizione la mia esperienza qui a Parabiago, continuo con grande entusiasmo nel portare avanti il progetto societario che ci siamo prefissati lo scorso anno e lavorerò per far crescere ulteriormente il Parabiago Football Club. »

Crescita ulteriore da dove si parte ?
« Parabiago è ritornato ad essere una grande piazza, ha la fortuna di avere una ottima struttura, addirittura può allenarsi su tre campi ad 11 (2 nel Centro Sportivo “Libero Ferrario”, di cui il centrale in erba artificiale, e 1 al Centro Sportivo “Nino Rancilio”), oltre ad avere anche campi a 5 o a 7 (nei due centri sportivi) sia in erba artificiale che in erba naturale, quindi non ci sono assolutamente problemi di organizzazione.
Questo, secondo me, è “un fiore all’occhiello” per la società.
Al “Libero Ferrario”, inoltre, c’è anche una tribuna molto comoda per chi assiste alle partite. Sicuramente, l’F.C.Parabiago può vantare una delle migliori strutture della zona.
Poi dal lato sportivo, lavorare per dare continuità alle annate del Settore Agonistico (dai Giovanissimi fino agli Allievi) è uno stimolo molto, ma molto grande, anche nella prossima stagione non avremo nessun “buco” le maglie granata saranno presenti sul campo dalla Prima Squadra fino ai Piccoli Amici.
Inoltre, sono felicissimo di collaborare con il bravo Alberto Longoni (DS settore non agonistico) e con la grande esperienza calcistica di Gianmaria Sacchi (neo DS Prima Squadra) che in questi anni e divenuto come calciatore una bandiera di questo rinato Parabiago.
Stima reciproca tra me e il bomber ora nuovo direttore sportivo della ” Prima” al quale va il mio grande in bocca al lupo per la stagione che affronterà, sono certo che saprà fare molto bene. »
Anche quest’ anno il Parabiago avrà tutte le annate Agonistiche?
« Si, anche nella prossima nuova stagione allestiremo tutte e quattro le squadre agonistiche: i Giovanissimi 2006 Under 14, i Giovanissimi 2005 Under 15, gli Allievi 2004 Under 16 e gli Allievi 2003 Under 17.
Abbiamo anche fatto innesti importanti per rafforzare tutte le formazioni per avere come dicevo prima un ulteriore crescita anche a livello sportivo. »
Dove vuole arrivare il Parabiago?
« Abbiamo un programma triennale partito già la scorsa stagione dove vogliamo creare un buon Settore Giovanile, vogliamo delle squadre competitive e fare bene nei campionati con tutte le compagini e riportare il Parabiago ai livelli che gli compete.
Poi il nostro programma non ha solo una “visione a breve”, come detto prima fare bene nei campionati, ma anche una “visione futura” dove cercheremo di “preparare” i ragazzi per la Juniores e poi per la Prima Squadra, perché uno degli obiettivi è che i ragazzi meritevoli rimangano nell’ambiente Parabiago per anni, ovvero avere una continuità all’interno della società. »
“Fare bene” vuol dire vincere?
« In Italia c’è la mentalità che bisogna vincere, perché conta solo l’obiettivo di vincere, più delle volte per raggiungere il risultato si trascura molto la parte tecnica dei giocatori.
Noi cercheremo di lavorare molto bene sotto l’aspetto tecnico, poi lavorando bene, secondo me, gli obiettivi si raggiungono.
Come detto in precedenza, abbiamo obiettivi “a breve termine”(fare bene nei campionati di competenza delle singole squadre) e “obiettivi futuri”, cioè, ripeto, vedere i “ragazzi di oggi” nella futura Juniores e Prima Squadra.»
L’Agonistica è una età molto critica per i ragazzi?
« A questa età l’allenatore, oltre ad essere un allenatore, deve essere un po’ psicologo perché questa è una età particolare, dove sono un po’ “ribelli”, dove c’è la scuola che diventa impegnativa e importante, piccoli problemi con i compagni… dunque, l’allenatore è una figura molto importante perché deve capire anche i problemi dei ragazzi non deve mai cercare di evitarli o cercare di far finta di nulla…
Noi abbiamo cercato degli allenatori con profili giusti, sia per la parte tecnica che “umana”… poi naturalmente ci sarò io che supervisionerò il tutto.
Dunque, il Parabiago, oltre a cercare di formare un calciatore sul piano tecnico e agonistico, deve dargli anche una formazione “umana e morale”: comportamento, disciplina, serietà ecc..
Uno dei nostri obiettivi è quello di far diventare uomini questi ragazzi, e non guardare ossessivamente alle classifiche. »
Rapporto con i genitori ?
« Continueremo ad avere un dialogo continuo con i genitori, con riunioni periodiche per spiegargli un po’ come sta andando il gruppo, l’organizzazione e la società.
Una cosa che continuerò a ripetere a tutti (atleti e genitori) è il rispetto e la disciplina verso l’arbitro: si va in campo per giocare una partita, si va in campo per divertirsi, si va in campo dove c’è un arbitro che va rispettato, va accettata ogni sua decisione, e non vanno bene le continue contestazioni in campo e dalla tribuna.
L’arbitro è un ragazzo dell’età di chi gioca (o poco superiore) quindi tante volte bisogna capire che possono sbagliare, come un attaccante sbaglia un gol a porta vuota, quindi dobbiamo giustificare anche l’arbitro.»
Ringraziamo Giovanni Di Bello e gli auguriamo buon lavoro per la nuova stagione sportiva .