ROBERTO VENUTI:
«CREARE UN PERCORSO IDEALE PER I RAGAZZI »
Presentato ufficialmente pochi giorni fa, Roberto Venuti neo Direttore Tecnico del Settore Pre Agonistico, è già al lavoro in questi primi giorni di luglio per allestire la nuova stagione dell’attività di Base dell’F.C. Parabiago.
L’inserimento di Roberto Venuti, assieme all’altra new entry, Giovanni Di Bello, è un chiaro ed inequivocabile segnale che l’F.C. Parabiago vuole puntare forte sul proprio Settore Giovanile.
Il Presidente, Stefano Tunesi, durante la Festa della Mascotte Paragallo, oltre tre mesi fa (fine aprile), aveva anticipato ”le linee guida” della società da lui presediuta: “Il Parabiago crede fortemente nei giovani, nei giovani calciatori e nel settore giovanile….
Parlando appunto di settore giovanile, abbiamo in serbo numerose novità per il prossimo anno calcistico…
Stiamo inserendo nuove figure dirigenziali, figure importanti, persone capaci con spessore e grossa esperienza nel settore giovanile, questo perché vogliamo fortemente migliorare e fare un salto di qualità.”
Roberto Venuti, come detto precedentemente, assieme a Giovanni Di Bello, è una delle figure importanti, di grossa esperienze e di spessore, inserite nel nuovo organigramma dello Staff Dirigenziale del Settore Giovanile dell’F.C. Parabiago.
Roberto Venuti ha iniziato a giocare a calcio fin da piccolo, fino ad arrivare alle soglie della categoria professionistica C2 (oggi denominata, dopo le varie riforme, Lega Pro).
Finita la carriera da calciatore, ha intrapreso la carriera di allenatore, cominciando dai piccoli amici, pulcini, esordienti, allievi, sempre e soltanto settore giovanile, perché come ci ha affermato Roberto: “a me piace allenare il settore giovanile, e non ho avuto esperienze con prime squadre perché non è un mio obiettivo”.
Roberto Venuti ha allenato in quasi tutte le società qui intorno, dalla Castellanzese, al Legnano, Nervianese, ex Roncalli (oggi Academy Legnano NdR), alla Poglianese e ultimo alla Mocchetti di San Vittore Olona.
Roberto, ora questa nuova avventura all’F.C. Parabiago
Nuova sfida col Parabiago: farò sempre l’allenatore della categoria 2005 che in questa nuova stagione 2018/2019 affronterà la categoria Giovanissimi, quindi entrerà nella fase agonistica e, inoltre, sarò il Responsabile Tecnico dell’Attività di Base (Pre Agonistica).
Il mio obiettivo in questo secondo ruolo, sarà quello di costruire un gruppo di allenatori di qualità, perché una società che vuole crescere deve partire da degli istruttori/allenatori qualificati che sappiano fare un ottimo lavoro con i ragazzi e fornire un servizio di qualità che i ragazzi meritano e che i genitori cercano: nel senso che il bambino deve venire a giocare a Parabiago e trovare le condizioni ideali per crescere sia tecnicamente, sia fisicamente, ma anche preparare le basi per essere un uomo del futuro dal punto di vista morale.
Quindi una società che vuole fare un salto di qualità, come ha detto il Presidente, deve avvalersi di istruttori capaci.
Io, naturalmente, in qualità di Responsabile Tecnico, cercherò, oltre ad instaurare con tutti gli allenatori un rapporto di fiducia, insieme a loro, di trovare un percorso ideale per questi ragazzi, come dicevo prima, sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista morale dettando delle regole che possano insegnare a tutti a stare in un gruppo, a rispettare tutte le persone che circolano intorno al gruppo squadra, vale a dire dirigenti, avversari, allenatore, altri allenatori, e il rispetto per le regole, insomma, oltre alla crescita calcistica, puntiamo anche alla crescita morale e umana dei bambini.
Bisogna far capire che chi indossa la maglia del Parabiago, porta in giro, comunque, l’immagine della società e oltre a fare, speriamo, una egregia figura in campo dal punto di vista tecnico, tutti i componenti della squadra, dall’allenatore, ai dirigenti, fino ai giocatori, devono mantenere un comportamento che sia adeguato.
Il nostro fine è quello che i bambini, nel loro futuro (che sia in campo o lontano dai campi di gioco), devono trarre beneficio da quello che hanno passato da bambini, per trovarsi pronti in qualsiasi situazione, per diventare, come ho detto sopra, degli uomini del futuro.
Nel ruolo di Direttore Tecnico, collaborerai con Alberto Longoni, Direttore Sportivo dell’Attività di Base
Si, collaborerò a stretto contatto con Alberto. Io mi occuperò, soprattutto, per ciò che si verificherà “nel rettangolo di gioco”, sia durante gli allenamenti che durante le “partite”, nel senso cercherò di dare delle linee guida, sempre in accordo con gli istruttori, per come svolgere l’allenamento, per come comportarsi con i bambini sia durante gli allenamenti che durante le partite.
Alberto Longoni, invece, si occuperà di tutto il resto, e anche dell’organizzazione e collaborerà anche con la segreteria.
Come hai detto precedentemente, l’obiettivo che il Parabiago si pone è la crescita dei ragazzi, ma spesso tutti guardano alla “classifica” o al risultato…
Innanzitutto, nel settore pre agonistico, non esiste una classifica “ufficiale”…
Le “classifiche” le fanno i giornali, per la federazione non esiste una vera e propria “classifica”…
Dopodiché, per la federazione, la partita dà un risultato finale per ogni tempo giocato, e si prende un punto se si vince o pareggia il tempo e 0 punti se si perde: ma questi “punteggi” servono solo alla federazione per poi rifare il girone estivo con squadre più “equilibrate”, mettere nel nuovo girone, squadre con più o meno lo stesso livello.. ecco cosa servono i punteggi…
Questo anche perché da regolamento della federazione, tutti bambini che partecipano alla partita del sabato, devono giocare almeno un tempo, dei tre stabiliti…
Facciamo un esempio pratico: se la squadra A nel primo tempo vince 3-0 sulla squadra B, nel secondo tempo la squadra A perde 0-1 sulla squadra B e nel terzo tempo finisce 0-0… la partita per l’attività di base ha come risultato finale 2-2, e ogni squadra prende 2 punti… e non come nel settore agonistico o come siamo abituati a leggere 3-1 per la squadra A!
Parlando di risultati sul campo, il risultato è spesso lo specchio di quello che succede in settimana, però bisogna avere, comunque, una visione un po’ più globale di quello che succede, quindi non si valuta solo ed esclusivamente il risultato, ma si valutano i bambini, se da quando hanno cominciato fino al primo step, hanno avuto una crescita, poi è chiaro che se incontrano una squadra di qualità superiore si può anche perdere, però, soprattutto, bisogna vedere il bambino da dove è partito e dove è arrivato tecnicamente, fisicamente, anche psicologicamente, caratterialmente, bisogna valutare tutte queste cose… se ci si limita a vedere soltanto o solo il risultato, si ha comunque una visione abbastanza limitata, cercheremo di spiegare questo ai genitori che spesso, devo dire, hanno una visione “parziale” soprattutto perché guardano il risultato ed esclusivamente il risultato. C’è anche una visione opposta: la squadra che vince sempre, non è detto che stia facendo una crescita che ci si aspetta perché magari vedendola esprimersi dobbiamo giudicare non solo il risultato, in questo caso soddisfacente, ma vedere se la squadra sta effettivamente crescendo oppure se sta incontrando degli avversari, diciamo, tecnicamente inferiori, quindi ha gioco facile…
Hai accennato prima ai genitori, che rapporto avrai con loro?
Il Parabiago vuole essere una delle poche squadre che non “a parole” o “a colpi di slogan”, vuole un dialogo continuo con tutti i componenti della squadra, dunque anche i genitori.
Ad inizio anno si spiegheranno gli obiettivi della squadra con delle verifiche periodiche per capire e spiegare determinate cose.
Durante l’anno si faranno delle riunione periodiche con tutte le componenti della squadra, dunque coinvolgendo i genitori: avere un confronto è importante, perché secondo me dal confronto, se è corretto, si possono trovare degli spunti per migliorare le cose, sicuramente. Anche sentendo l’altra parte diciamo della medaglia, nel senso anche chi sta fuori dal campo, chi vede quello che succede può comunque dare dei suggerimenti che noi poi possiamo valutare.
In definitiva, vogliamo comunicare ciò che stiamo facendo…
Non ci limiteremo, come detto sopra, alla riunione di inizio anno… dove tutto è bello…
Ma la cosa “rivoluzionaria” per il calcio, e il Parabiago vuole fortemente questo cambiamento, è quella di avere un dialogo continuo con i genitori!
Il genitore è una risorsa e non un peso, il genitore deve far parte della crescita del ragazzo…
La miglior condizione è la collaborazione tra l’allenatore e i genitori per, appunto, contribuire alla crescita del ragazzo. Lavorare assieme nei momenti di difficoltà, lavorare per farlo crescere, per tenerlo, comunque, “su di morale”, e nei momenti di troppa esaltazione, bisogna essere capaci di tenerlo con “i piedi per terra”, ovvero “mantenere un equilibrio”: non abbattersi troppo nei momenti di difficoltà, non esaltarsi troppo nei momenti di euforia. Sappiamo che il ragazzo vive questi momenti anche di “rendimento sul campo”, dove c’è un andamento di alti e bassi e noi, assieme ai genitori, dobbiamo fargli capire certe cose e dargli un certo equilibrio.
Io parlerò con i genitori per quanto riguarda quello che succede sul campo, e prenderò parte alle riunioni dei genitori, però parlerò soprattutto di campo, non parlerò della fase organizzativa o di tutto quello che viene al di fuori dal campo. Inoltre, se il genitore vuole indicazioni o delucidazioni su quanto verrà fatto con i bambini sul campo allora io sarò completamente a disposizione.
Se vuoi anche tu entrare in contatto con il Settore Giovanile non Agonistico (Attività di Base) puoi contattare il 342-082-0226, oppure inviare un e-mail a: segreteria@fcparabiago.com
M.A.